Questa che vi stiamo raccontando è una storia particolare, forse unica, di un fanciullo siciliano di un piccolo comune del versante nord della provincia di Messina la cui famiglia aveva, e ha tuttora, un’importante fabbrica di laterizi.
Per Giovanni La Fauci, così si chiama il ragazzino, tutto comincia ricevendo in regalo il gioco del piccolo chimico. Si appassiona agli esperimenti, si mette a bruciare e sublimizzare trucioli di legno. Ha appena dieci anni e, sotto la guida del nonno materno, comincia col distillare 48 chili di mele nonchè vino, per puro divertimento. Si serve come alambicco di una damigiana da 5 litri in vetro soffiato che adagia sui carboni ardenti, lo affascina il fenomeno che da un vino rosso possa venir fuori un liquido bianco.
Giovanni non si fermò al distillatore in vetro, comprò fogli di rame e cominciò a fare lo stagnino, a costruirsi il primo vero alambicco, ancorchè rudimentale, lo modificò...